Roccantica


  • Un paese incantato, con le sue pietre bianche che “staccano” sui boschi che gli fanno corona, nel cuore della Sabina, alle pendici del monte Pizzuto


  • Altezza:


    457m s.l.m.

  • Superficie:


    16,72km²

  • Popolazione:


    ~543

La nostra storia


La prima traccia documentale di Roccantica risale al 792, nella quale si cita la chiesa di San Valentino sita in “Fundum Anticuum”.
Oltre la leggenda del vecchio paese situato nella dolina del Revòtano, sprofondato a causa della malvagità degli abitanti, ce n’è un’altra, meno nota, che porta ad un tale Antiquo, proprietario del terreno ed edificatore della chiesetta con annesso piccolo borgo.
A seguito delle scorrerie saracene dell’846 il borgo venne dotato di una prima cinta muraria. Da allora, il luogo mutò il nome in “Rocha de Antiquo”, da cui Roccantica. Nel 1059 le truppe dei nobili romani Crescenzi, sostenitori dell’antipapa Benedetto X, assalirono Roccantica, fedele invece a Gerardo di Borgogna eletto papa col nome di Nicolò II. Solo 12 roccolani si salvarono, grazie all’intervento delle truppe degli Altavilla, alleati del Papa legittimo.
A seguito dell’episodio, a premio della fedeltà dimostrata, a Roccantica venne concesso un “privilegium” che la dotava di uno status privilegiato, ponendola sotto il dominio diretto del Soglio di Pietro, impedendo a chiunque di rivendicarne il possesso, pena scomunica solenne.
Detto status avrà termine nel 1415, allorché una bolla di Giovanni XXIII (Baldassarre Cossa, poi dichiarato antipapa, anche se solo nel 1947) farà dono di Roccantica a Francesco Orsini, conte di Gravina. Nel 1433 lo stesso la donerà al Cardinale Giordano Orsini. Nacque il “ramo di Bracciano” della potente famiglia. Ramo che si estinse nel 1698, alla morte di Flavio Orsini, duca di Bracciano e marchese di Roccantica.
Il paese ed il titolo di marchese furono “comprati” dal governatore dell’epoca, Giuseppe Vicentini (poi cambiato in Vincentini). I Vincentini governarono il paese per poco più di due secoli, finché la famiglia si estinse.
Nel 1861 Roccantica entrò a far parte del Regno d’Italia, accorpata al mandamento di Poggio Mirteto, facente parte della provincia di Perugia. Nel 1923 entra a far parte della Provincia di Roma finché, col riordino del 1927 passa sotto la neonata Provincia di Rieti, ma accorpata al comune di Aspra, oggi Casperia, da cui si staccherà riacquisendo la dignità di comune autonomo nel 1939.
Roccantica vanta un primato a livello nazionale: la prima sindaca d’Italia, Anna Montiroli vedova Coccia, nominata l’8 aprile del 1946.

Roccantica


Un paese incantato, con le sue pietre bianche che “staccano” sui boschi che gli fanno corona, nel cuore della Sabina, alle pendici del monte Pizzuto. Un paese pieno di scale e ricco di una storia lunga testimoniata già dal suo nome, Roccantica.
Un oratorio con pitture quattrocentesche costruito e affrescato per le nozze della figlia del signore, una torre che domina il paesaggio dal punto più alto del paese da cui si gode un paesaggio a perdita d’occhio, una chiesetta proprio sotto la torre, a suo modo unica. La grande piazza con il campanile che vi accoglie all’arrivo, e poi il Borgo nobiliare, il vecchio convento, l’archivio con le bolle papali di secoli e secoli fa. E le sfilate in costume, i tamburini, le chiarine, gli sbandieratori. A Roccantica il tempo sembra si sia fermato.

Cosa vedere

CHIESA DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA

La chiesa, costruita sopra un edificio preesistente, sorge per volere di Armellao de’ Bastonis de Esculo, nominato governatore da papa MartinoV, in previsione del matrimonio del suo primogenito. Meravigliosamente affrescata nel 1430 da Pietro Coleberti da Piperno (Priverno), pittore di scuola umbro-senese, raffigura in otto quadri i momenti salienti della vita e del martirio di Caterina d’Alessandria: il primo quadro rappresenta la disputa della Santa con i filosofi, seguono lo Sposalizio e la Flagellazione, la visita in carcere e conversione di Porfirio e dell’Imperatrice e il martirio dei filosofi. La parete di fondo riporta la rivelazione all’Imperatrice e il supplizio della ruota. La parte a destra dell’ingresso descrive il martirio dell’Imperatrice e di Porfirio, la decapitazione della Santa e la sepoltura sul Sinai. Sopra l’altare vi è la “Crocifissione” di Giovanni Spagna, a sinistra dell’ingresso immagini del Redentore e di Santi. In alto compaiono l’Annunciazione e l’incoronazione della Vergine. Attualmente tali affreschi sono in fase di restauro


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CHIESA DI SAN VALENTINO

La chiesa di San Valentino (patrono di Roccantica) affonda le sue origini nell’alto medioevo. Compare per la prima volta in un documento del 792 che riguarda una donazione “pro remedio animae” (a salvezza dell’anima) all’Abbazia di Farfa. La chiesa di San Valentino divenne quindi chiesa parrocchiale di Roccantica e subì un rimaneggiamento intorno al 1300. Era costruita in stile gotico romanico con un ampio porticato sulla facciata, sorretto da quattro pilastri, sovrastato da una finestra a oculo. All’altare maggiore c’era una tempera su tavola di Bartolomeo Torresani, che attualmente orna l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Assunta. Attualmente la chiesa non esiste più, se non per quanto riguarda la zona dell’abside e la torre campanaria. Versava in cattive condizioni e nel 1932 fu in parte demolita. In luogo della chiesa fu creato il Parco della Rimembranza, in onore dei caduti in guerra. Intorno alla metà degli anni ‘50 il parco fu interrato facendo assumere alla piazza la fisionomia attuale. Ciò che resta della Chiesa di San Valentino è oggi consacrato a Monumento ai Caduti delle due guerre mondiali.


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CHIESA DI PIE’ DI ROCCA

La piccola chiesa, dedicata alla Natività della Madonna, venne edificata nel 1790 dai Marchesi Vincentini, signori di Roccantica dal 1690, anno in cui avevano “riscattato” il paese, con annesso titolo nobiliare, dalla vedova di Flavio Orsini. La chiesa venne edificata nel punto più alto del paese, ai piedi della torre cosiddetta “di Nicolò II”. Oltre che celebrare i 100 anni dal possesso, si pensa che l’edificazione fosse anche una sorta di “riparazione” da parte dei Marchesi, che non parteciparono finanziariamente alla ricostruzione della chiesa di Santa Maria Assunta.
La piccola chiesa divenne da subito una sorta di “simbolo” per la popolazione. Infatti la ricorrenza dell’8 Settembre è sempre stata molto sentita. Fino a non molti anni orsono, in occasione della Natività rientravano in paese anche emigrati all’estero. La chiesa oggi si presenta modificata rispetto all’impianto originario. Negli anni settanta infatti, il parroco don Guerrino Giacobini, molto amante della lavorazione del ferro e del legno, ha adornato le pareti con immagini sacre in ferro battuto.


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TORRE DI NICOLO’ II

Si tratta di una torre di stile normanno, torre da avvistamento e segnalazione e non da difesa. Edificata dopo il 1059, periodo in cui l’esercito degli Altavilla era schierato col Papa Nicolò II, la torre ha subiti alcuni danni, dovuti sia a terremoti che all’incuria. Anni addietro è stata fatta restaurata ed è tornata, almeno in parte, alla sua struttura originaria, cava con ascesa a mezzo di una scala che corre lungo i muri interni. Un belvedere permette di ammirare uno spettacolare panorama che copre l’intera valle del Tevere, dato che la torre stessa sorge su uno dei punti più elevati della Sabina.


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EREMO DI SAN LEONARDO

Eremo rupestre risalente all’VIII-IX secolo, epoca in cui era fortissima la spinta al romitaggio ascetico propugnata da Leonardo di Noblac. Un gioiello fra le montagne, sicuramente opera di un seguace del Santo: due stanzette scavate nella roccia, una per abitarvi ed una dedicata alla preghiera. Una polla d’acqua che misteriosamente mantiene sempre lo stesso livello. Un piccolo forno. Alle pareti, alcuni affreschi molto successivi, raffiguranti San Leonardo e Santa Caterina, riconducibili a Jacopo da Roccantica, “ragazzo di bottega” di Pietro Coleberti, autore degli affreschi di Santa Caterina.


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PONTIFICIO SEMINARIO ROMANO MAGGIORE

Il convento fu costruito per iniziativa di Orsino Orsini nel 1454, dopo aver ottenuta l’approvazione da parte del pontefice dell’epoca Niccolò V. Il convento fu destinato ai padri Minori Riformati di San Francesco come convento-scuola di filosofia fino al 1810, anno dell’abolizione degli ordini monastici da parte di Napoleone. Successivamente il convento fu tramutato in luogo di studio, preghiera e villeggiatura per seminaristi. Tra questi il più illustre è stato Angelo Roncalli, divenuto poi Papa Giovanni XXIII, che oltre a soggiornare presso il Seminario di Roccantica, qui celebrò il 10 agosto 1904 la sua seconda messa dopo l’ordinazione sacerdotale per poi ritornare da pontefice nel settembre 1960. All’interno del complesso è presente la chiesa di Sant’Antonio da Padova. Rimaneggiato agli inizi degli anni 20, con l’edificazione della nuova ala, ed alla fine degli anni 50 dello stesso secolo. Dismesso alla fine degli anni 80 come seminario, ha vista la presenza di una comunità religiosa, prima di essere definitivamente abbandonato poco meno di 10 anni orsono.


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REVOTANO

Una delle più grandi doline carsiche del centro Italia. Per molti secoli fu creduto il cratere di un vulcano estinto ma, in realtà è una dolina carsica di crollo. La sua genesi è da imputarsi alla dissoluzione del carbonato di calcio operata dalla circolazione delle acque sotterranee. La progressiva dissoluzione ha generato numerose cavità nel sottosuolo poi collassate sotto al proprio peso. La leggenda vuole che il borgo primitivo di Roccantica sorgesse lì ma, a causa della cattiveria e della poca fede degli abitanti, fosse poi sprofondato per volere divino. Solamente una donna e il suo bambino si salvarono, poiché si erano recati allo Scifulente (scivolante, che corre veloce, cioè al torrente sottostante) a lavare i panni. Una voce li avvertì dell’imminente pericolo: “Corri bionda che la terra si sprofonda!”, Riuscirono così a fuggire sul colle su cui sorge l’odierna Roccantica fondando il paese.


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BORGO NOBILE E CHIESA DI SAN GIUSEPPE

Comunemente chiamato “palazzo”, è situato nella parte est del paese ed è attualmente proprietà di privati. Eretto nel 1576 dagli Orsini in sostituzione del vecchio castello, ormai convento monacale, è costruito secondo i canoni rinascimentali del “borgo-fortezza” completamente autonomo in caso di eventuale assedio. Infatti, al suo interno erano originariamente presenti cantine di deposito vinario, oleario e frumentario, una macina, un frantoio, tinaie, legnaie, piccoli orti racchiusi nella cinta muraria. All’interno del “borgo” si trova la cappella palatina di San Giuseppe fatta erigere nel 1696, su progetto di Francesco Fontana, dall’allora governatore del paese Giuseppe Vicentini, che, 9 anni dopo, comprerà da Marie Anne de la Trémoille, vedova di Flavio Orsini, tanto il paese che il titolo di Marchese di Roccantica. La struttura originaria di borgo-fortezza fu più volte rimaneggiata dai Vincentini, mediante la costruzione di un piccolo teatro, la modifica del vecchio “cammino di ronda” e la costruzione del giardino interno sul lato sud con gazebo.


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ARCHIVIO STORICO

L’Archivio Storico di Roccantica, riordinato e posizionato nell’attuale sede all’interno del Comune fra gli anni 80 e 90 del secolo scorso, conserva molti documenti risalenti al Medio Evo, sia in originale che in copia. Pergamene di atti notarili, di brevi e bolle papali, miscellanee di documenti di vario genere inerenti alla storia e la vita del borgo. Sono inoltre conservati, oggetti di varie epoche del nostro passato, come antiche chiavi, schioppi, attrezzi da lavoro di vario tipo.


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CHIESA PARROCCHIALE SANTA MARIA ASSUNTA

Chiesa edificata sulle rovine della preesistente, crollata ancora incompiuta a seguito del terremoto di Amatrice del 1702. Era l’unica costruzione “nuova” del borgo. Venne riedificata grazie ad un “legato testamentario” di Paolo Leonardi ed al contributo della comunità. Benedetta nel 1740 e consacrata nel 1743. A navata unica, presenta sei cappelle. Il fonte battesimale-acquasantiera, di fattura cinquecentesca, e la pala d’altare attribuita a Bartolomeo Torresani sono provenienti da San Valentino. Sono conservate nella chiesa due statue della Vergine, una statuetta di San Valentino patrono, ed una teca contenente una reliquia di Santo, apparentemente una ricostruzione, raffigurante San Feliciano, Vescovo in Spoleto o Foligno, che consacrò Valentino Vescovo di Terni.


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CHIESA DI SANTA CHIARA – MONASTERO DELLE CLARISSE

La chiesa era cappella palatina del Monastero delle monache Clarisse (sia Urbaniste che Murate). Inizialmente fortezza Orsini, il fabbricato venne donato da Felice della Rovere, figlia naturale di papa Giulio II, vedova di Giovanni Giordano Orsini, alla pia donna Maddalena Ferracuti, o Ferraguti, affinché ne facesse un monastero di Clarisse. Le stesse rimasero fino al 1810, anno dello scioglimento degli ordini. L’edificio divenne poi proprietà comunale e, dopo alcuni passaggi di mano, al giorno d’oggi è proprietà privata.


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Eventi

Festa di Sant’Antonio


Gennaio


A gennaio, nella mattina della domenica successiva al giorno di Sant’Antonio, centinaia di animali vengono benedetti in piazza San Valentino. Fave cotte e ciambelle sono offerte dalla locale Confraternita di Sant’Antonio.


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Festa del Patrono San Valentino


La prima domenica dopo il 14 febbraio


La prima domenica dopo il 14 febbraio, pranzo comunitario e festa di carnevale per i bambini nel Palazzetto dello Sport.


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Sagra del Frittello


La domenica successiva al giorno di San Giuseppe


La domenica successiva al giorno di San Giuseppe (19 marzo) una sagra di grande successo e di lunga tradizione.
Frittelli di broccolo, vino, musica e tanto altro!


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Roccantica Montagna in Festa


Primavera


Ogni primavera una giornata dedicata alla splendida montagna di Roccantica.
Escursioni sempre diverse e poi si pranza tutti insieme!


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La degustazione dell’Amatriciana


Luglio


A luglio, una serata sotto le stelle con uno dei piatti più prelibati e famosi del centro Italia.


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Medioevo in Festa


Ferragosto


A Ferragosto lo spirito della tradizione rivive in una grande festa comunitaria. Oltre 1000 costumi realizzati dalla sartoria locale riproducono le vesti di armigeri, dame e alfieri. Vengono rappresentate le grandi storie del medioevo. Il Gruppo Storico è costituto da chiarine, tamburini, sbandieratori, mangiafuoco e danzatrici.


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Roccantica – Cuore d’Europa


Agosto


Subito dopo la festa medievale, un omaggio ai tanti giovani volontari europei che, grazie all’Associazione Ala, da qualche anno in estate collaborano alle attività del Comune e della Proloco.


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Festa della Madonna di Piè di Rocca


Domenica successiva all’8 settembre


Una suggestiva processione molto sentita dai roccolani. La sera della domenica successiva all’8 settembre.


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Natale a Roccantica


Dicembre


A dicembre l’ormai tradizionale e atteso appuntamento dedicato ai più piccoli e non solo: presepi per le vie del paese, mercatini natalizi, cori, vin brulé e per finire l’immancabile arrivo di Babbo Natale!


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Mangiare & Dormire

Agriturismo Centro Ippico San Lorenzo

B&B

Via San Lorenzo 19
0765/63893-3335777184
em.mont@tiscali.it

Appartamento e sei camere matrimoniali, saloni con camino e biblioteca e piscina. Prima colazione (continentale) sotto il porticato. Possibilità di mezza pensione. Centro Ippico con Istruttore federale, 40 box e due maneggi in sabbia.

La Tana del Branco

Bar, Alimentari, trattoria

Via del Mattatoio 2
3294025189

Cucina locale a carattere familiare

Le Cucine del Borgo

Ristorante

Via del Campanile 18
3279492226

Ristorante di pesce

Ostello del tempo perso

Struttura ricettiva sita all’interno del borgo medievale

Via del Municipio 2
3207685731
ostellodeltempoperso@gmail.com

Gestito dall’Associazione Ala, ideale per accoglienza gruppi in due camerate di 6 posti letto, con ampio soggiorno, 3 bagni, cucina attrezzata, capienza 12 posti, connessione internet. Possibilità di escursioni a piedi e molto altro.

Tenuta La Tacita

Ristorante, aperitivi, location eventi

S.P. 48 Km 15,500 Vocabolo Palombara Loc. Miniera
0765/639031- 63626
info@latacita.it
banqueting@latacita.it

Ristorante con cucina interna attenta alla qualità dei prodotti. - Doppia location: Villa degli Ulivi per eventi intimi e matrimoni country chic, Palazzo Limonaia per grandi eventi anche aziendali e matrimoni glamour chic

Trattoria del Compare

Ristorante

Via Piagge 1
076563583
3478812283

Cucina tipica locale e sarda

Da Gustare

Olio extravergine, formaggi di pecora e di capra.

Frittelli di broccoli

Stringozzi e altri piatti tipici a base di cinghiale

Mappa & Contatti

Sito Web Comune

Sito Web Eventi


  • Telefono Comune

    0765/63724 - 63020

    0765/63724 - 63020
  • Per visite guidate al paese (su prenotazione)

    3388756113

    3388756113
  • Proloco

    3473650289 – 3881113355 – 3926524487

    3473650289 – 3881113355 – 3926524487
  • Farmacia Dr.Leproux

    0765 63591

    0765 63591
  • Per escursioni in montagna

    3207685731

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  • Per affitto vestiti medievali

    3346444763 - 3298568576

    3346444763 - 3298568576
  • Ufficio Postale

    0765 63665

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