Colle di Tora
Altezza:
542m s.l.m.
Superficie:
14,37km²
Popolazione:
~358
La nostra storia
Sulla Valle del Turano le notizie storiche non sono molte e frammentarie ma sappiamo con certezza che, in epoca preromana sorse qui una città Sabina denominata Tora o Tiora, l’esatta ubicazione di questo antico centro è ancora controversa, numerosi resti però sono ancora visibili nei monti circostanti il lago e, in prossimità di Colle di Tora (Mura au Pizzu, Mura a’ Rocca, Mura dei Frainili e Rocca del Castellano). Questa antica città fu sabina e ricordata da Autori dell’antichità classica tra cui Varrone, Dionigi d’Alicarnasso e Plinio; è inoltre ricordata anche in numerosi documenti medievali del IX secolo (Regesto e Chronicon Farfensi).
Dopo la fine del Grande Impero, Collepiccolo e la Valle del Turano, insieme a Rieti e al resto della Sabina, attraversarono un lungo periodo di sconvolgimenti e un tumultuoso susseguirsi di invasioni e governi fino a quando non vennero definitivamente incorporati nello Stato Pontificio. Nel VI sec. i Longobardi divisero l’Italia in diciassette Regioni e trentasei Ducati Più precisamente, la Sabina andò a costituire in parte il “Patrimonium Sancti Petri” e fu inclusa nel territorio del Ducato di Spoleto. Con l’affermarsi delle autonomie locali, Colle di Tora, insieme agli altri centri vicini (Castel di Tora, Pozzaglia, Malamorte, Turania ecc) entrarono a far parte della Massa Torana, per lungo tempo proprietà dell’Abbazia di Farfa. Verso la metà del secolo VIII Colle di Tora e tutta la Massa Torana passarono sotto la giurisdizione papale.
Nel 1731 venne portata a termine la costruzione della nuova chiesa, San Lorenzo Martire, eretta in sostituzione della vecchia parrocchiale di San Tommaso, già da tempo non più adatta a contenere tutta la popolazione di Colle di Tora.
Nel XX secolo il territorio della vallata era sotto il comune di Castel di Tora, faceva parte del Mandamento di Rocca Sinibalda e della Provincia di Perugia; contava circa 160 famiglie per un totale di circa 900 abitanti. Nel 1923 il territorio andò sotto la provincia di Roma e nel 1927 passò sotto quella di Rieti.
Negli anni 1935-39 fu costruita la diga di Posticciola la quale diede vita al Lago artificiale del Turano. Lo sbarramento del 1938, pur avendo dato vita a un nuovo e suggestivo ambiente, ha cancellato le tracce di un passato dagli anni illustri: molte sono state le dominazioni succedutesi dai Brancaleoni agli Orsini ai Borghese e alla Abbazia Farfense.
Dopo la fine del Grande Impero, Collepiccolo e la Valle del Turano, insieme a Rieti e al resto della Sabina, attraversarono un lungo periodo di sconvolgimenti e un tumultuoso susseguirsi di invasioni e governi fino a quando non vennero definitivamente incorporati nello Stato Pontificio. Nel VI sec. i Longobardi divisero l’Italia in diciassette Regioni e trentasei Ducati Più precisamente, la Sabina andò a costituire in parte il “Patrimonium Sancti Petri” e fu inclusa nel territorio del Ducato di Spoleto. Con l’affermarsi delle autonomie locali, Colle di Tora, insieme agli altri centri vicini (Castel di Tora, Pozzaglia, Malamorte, Turania ecc) entrarono a far parte della Massa Torana, per lungo tempo proprietà dell’Abbazia di Farfa. Verso la metà del secolo VIII Colle di Tora e tutta la Massa Torana passarono sotto la giurisdizione papale.
Nel 1731 venne portata a termine la costruzione della nuova chiesa, San Lorenzo Martire, eretta in sostituzione della vecchia parrocchiale di San Tommaso, già da tempo non più adatta a contenere tutta la popolazione di Colle di Tora.
Nel XX secolo il territorio della vallata era sotto il comune di Castel di Tora, faceva parte del Mandamento di Rocca Sinibalda e della Provincia di Perugia; contava circa 160 famiglie per un totale di circa 900 abitanti. Nel 1923 il territorio andò sotto la provincia di Roma e nel 1927 passò sotto quella di Rieti.
Negli anni 1935-39 fu costruita la diga di Posticciola la quale diede vita al Lago artificiale del Turano. Lo sbarramento del 1938, pur avendo dato vita a un nuovo e suggestivo ambiente, ha cancellato le tracce di un passato dagli anni illustri: molte sono state le dominazioni succedutesi dai Brancaleoni agli Orsini ai Borghese e alla Abbazia Farfense.

Colle di Tora
Il comune di Colle di Tora, fino al 1864 denominato Collepiccolo, è un piccolo centro arroccato su una penisola che si protende nelle acque del lago Turano, nel cuore della Valle (circa 400 abitanti) a 600 m. sul livello del mare. Sorgeva su una propaggine collinare e, a seguito della costruzione della diga e alla successiva nascita del bacino artificiale: “il Lago Turano”, ha trasformato notevolmente il suo assetto geografico.
Il paese, a seguito dell’allagamento, si è esteso a Sud, assumendo una caratteristica conformazione lunga e stretta peninsulare sulle acque del lago Turano fornendo un panorama mozzafiato ai tanti che si imbattono in questo delizioso scorcio dell’Italia centrale: “Piccola Svizzera” dove il paesaggio lacustre in assoluta sintonia con le montagne che lo circondano tutt’intorno a mo’ di barriera naturale ( tra cui quelli della Riserva di Monte Navegna e Cervia), la fa assomigliare proprio a quei piccoli paesini, incuneati, come spuntoni d’ambra, tra le acque di lapislazzuli.
A poche decine di chilometri dalla capitale, Colle di Tora, è meta di numerosi turisti, infatti la nascita del lago ha segnato la fine dell’antico mondo rurale e di tutte quelle pratiche dei tempi antichi, dando una nuova impronta prettamente turistica, dove tanti estimatori del luogo possono trascorrere una vacanza, con cui ritemprare corpo e spirito, rallegrati da un susseguirsi di sagre e feste patronali, da tranquille gite in barca, passeggiate nel verde, in un presepe incantevole suggestivo e accogliente.
Il paese, a seguito dell’allagamento, si è esteso a Sud, assumendo una caratteristica conformazione lunga e stretta peninsulare sulle acque del lago Turano fornendo un panorama mozzafiato ai tanti che si imbattono in questo delizioso scorcio dell’Italia centrale: “Piccola Svizzera” dove il paesaggio lacustre in assoluta sintonia con le montagne che lo circondano tutt’intorno a mo’ di barriera naturale ( tra cui quelli della Riserva di Monte Navegna e Cervia), la fa assomigliare proprio a quei piccoli paesini, incuneati, come spuntoni d’ambra, tra le acque di lapislazzuli.
A poche decine di chilometri dalla capitale, Colle di Tora, è meta di numerosi turisti, infatti la nascita del lago ha segnato la fine dell’antico mondo rurale e di tutte quelle pratiche dei tempi antichi, dando una nuova impronta prettamente turistica, dove tanti estimatori del luogo possono trascorrere una vacanza, con cui ritemprare corpo e spirito, rallegrati da un susseguirsi di sagre e feste patronali, da tranquille gite in barca, passeggiate nel verde, in un presepe incantevole suggestivo e accogliente.