Montasola


  • A pochi km da Roma, Rieti e Terni, il territorio di Montasola si colloca nel cuore della Bassa Sabina


  • Altezza:


    604m s.l.m.

  • Superficie:


    12,75km²

  • Popolazione:


    ~387

La nostra storia


Il territorio mostra tracce fin dall’epoca romana, quando la riva sinistra dell’Aia, fu costellata dalla costruzione di imponenti monumenti funerari di diverse tipologie, lungo una rete viaria di percorrenza, che avrebbe dovuto far parte di un sistema molto più ampio ed articolato.
Nell’Alto Medioevo il territorio fu profondamente riorganizzato dai monaci dell’Abbazia di Farfa, intorno alla “Curtis de Lori”, un centro agrario gestito da padroni con intorno una fitta rete di case coloniche presso l’attuale dislocazione di Montasola, oggi la zona “la Cità”, dove in passato probabilmente sorgevano diverse ville romane.
Prima del 936, la Curtis venne sottratta al possesso di Farfa e vi fu fondato il Castellum de Lori. In seguito il territorio fu assoggettato al potere della Chiesa che lo riorganizzò accentrando la popolazione del castello de Lori nel Castrum di Montasola sul Monte San Pietro. Fondato tramite una bolla papale, da Celestino III l’11 agosto 1191, esso divenne uno dei castra specialia della Chiesa ovvero uno dei castelli strategici governati direttamente dai pontefici, grazie anche alla sua posizione dominante sulla valle che da Roma porta a Terni.
Nel 1278 gli abitanti giurarono fedeltà ed omaggio a Papa Nicolò III. Nella seconda metà del XIV secolo, Montasola si ribellò al dominio pontificio, tanto da essere dichiarata terra bandita.
Nel 1347 Clemente VI le tolse i privilegi perché la comunità aveva preso parte alle ribellioni della Sabina. Dalla seconda metà del 1300 alla fine del 1500, il castello di Montasola, fu conteso tra le famiglie nobiliari romane dei Savelli e Orsini, fino al 1592 quando fu acquisita definitivamente dalla Camera Apostolica.
Nel 1853 divenne comune autonomo. Dopo l’Unità d’Italia il comune entrò a far parte della provincia di Perugia; dal 1923 alla provincia di Roma, fino al 1927 quando fu incluso nella neoistituita provincia di Rieti.
Nel 1928 Montasola fu aggregata a Cottanello, ma il comune fu di nuovo ricostituito nel 1946.

Montasola


A pochi km da Roma, Rieti e Terni, il territorio di Montasola si colloca nel cuore della Bassa Sabina, con un’altitudine compresa tra 260 e 1260 m s.l.m. Il centro storico, arroccato su una propaggine dei Monti Sabini a forma di asola, ha mantenuto nel tempo l’impianto urbano medievale caratterizzato da strette viuzze a gradini, che salgono in maniera concentrica fino alla Rocca, a 604 m s.l.m. La sua posizione dominante permette una vista panoramica a 360° che va dalla Cupola di San Pietro, ai Monti Cimini, dal Monte Cosce alla Piana di Terni, per terminare con la vista sull'intera catena dei Monti Sabini. Anticamente Montasola era ricordata come la Città dei Lauri per la presenza importante di piante di alloro, tutt’ora presenti. Il paesaggio incontaminato, inoltre è caratterizzato da folti boschi di leccio, carpino e faggio intervallati da prati che ospitano oliveti e frutteti. L’economia locale è fatta di aziende piccole dei settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dei servizi.

Cosa vedere

Oratorio SS Crocifisso

Fu costruito tra il 1699 e il 1708 in stile barocco, come da esplicita richiesta del committente Francesco Cimini, benefattore e personalità di spicco per la comunità dell’epoca, che si lasciò ispirare dalle chiese romane che era solito frequentare a Roma. costituito da un’unica sala, decorata da stucchi e dipinti che compongono riquadrature e motivi liturgici. Nel soffitto, al centro della volta, spicca un affresco che rappresenta l'Ascensione di Maria. La vera perla di questo ambiente è l’altare, scolpito in marmo rosa di Cottanello, intarsiato con pietra verde, capitelli e zoccoli in marmo bianco, il tutto ad inglobare la pala d’altare. Essa è costituita da un crocifisso in legno policromo a grandezza naturale interscambiabile, con una tela rappresentante la Santissima Concezione, mediante un argano ancora funzionate, caratteristica che rende ancora oggi l’altare, unico nel suo genere. Sopra si affacciano 5 cherubini in stucco e ai lati due putti a figura intera in marmo bianco.


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Centro storico

Esempio di architettura medievale, l’impianto urbano è caratterizzato da strette viuzze a gradini, pavimentate a ciottoli e mattoni, movimentate da archi a contrasto che salgono in maniera concentrica fino alla rocca, a 604 m s.l.m. La sua fondazione risale all’11 agosto 1191 per volere di Papa Celestino III, durante l’opera di riorganizzazione delle strutture insediative sabine e raccolse gli abitanti provenienti dall’antica Curtis de Lauri. Totalmente pedonale, conserva ancora la torre d’ingresso, l’unica perfettamente visibile delle 16 preesistenti e parte delle mura difensive. Al suo interno è possibile ammirare due alberi monumentali di Leccio “Quercus ilex”, vere meraviglie botaniche che mantengono uno stretto rapporto ambientale e paesaggistico, con il territorio circostante, insieme alle due aree verdi pubbliche della Rocca e della passeggiata “Francesco Cimini”, rari esempi di spazi verdi all’interno di un centro storico.


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Parco comunale Il Monte

Il Parco Comunale “Il Monte” sorge su una collina a ridosso del borgo medievale e gode, per la sua posizione, di una delle migliori vedute panoramiche di tutta la Sabina. Si tratta di un ampio e piacevole spazio verde, vera oasi di pace di oltre 2,65 ettari, in cui dimorano diverse specie di sempreverdi, cipressi, pini montani e marittimi, lecci, carpini e piante ornamentali come lavanda, salvia, rosmarino e rose che accompagnano il visitatore mentre percorre i sentieri sterrati che circondano l’area. Il parco è dotato di diversi servizi: un’area giochi, un punto ristoro, un salone polifunzionale per eventi, una cucina e wc.
Suggestiva la piccola chiesa, al centro del parco, dedicata alla Beata Vergine Maria e il teatro costruito in pietra e in cotto. Affacciandosi dalla terrazza panoramica, la vista spazia, oltrepassando la valle del Tevere, fino al viterbese e l’Umbria, regalando a chi lo visita suggestivi tramonti.


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Chiesa parrocchiale SS Pietro e Tommaso

La chiesa parrocchiale di Montasola è dedicata ai Santi Pietro e Tommaso e fu eretta nel XII secolo, con un rilevante rimaneggiamento intorno al 1588.
Il suo interno è composto da un’unica navata e conta 5 altari. Il principale dedicato all’Assunta è realizzato in stucco colorato richiamando il marmo e presenta quattro colonne scanalate e a coronamento un timpano spezzato con al centro la scritta “Ave Maria”, realizzata a mosaico. Al centro la statua della Vergine (XVIII sec.), rappresentata secondo l’iconografia mediata principalmente dalle parole dell’Apocalisse di S. Giovanni, con la luna sotto i suoi piedi, incoronata di stelle e vestita di sole.
Nella parete di destra, una nicchia, ospita un dipinto ad affresco (inizi XV sec.) raffigurante la Madonna con il Bambino, S. Pietro con le chiavi e S. Francesco in atto di ricevere le stimmate. In origine doveva essere l’altare principale in quanto la chiesa aveva un diverso orientamento con l’entrata posta su uno dei lati maggiori.


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Mostre permanenti Antichi mestieri

Nel cuore del centro storico di Montasola si trovano le mostre permanenti inaugurate nel 2009 e raccolgono, all’interno delle antiche cantine, il patrimonio immateriale delle vite degli uomini e della comunità che in essa vivono o hanno vissuto.
Nella mostra fotografica denominata MEMORIA E IMMAGINE, sono esposte le foto dai primi decenni del ‘900, alle ultime manifestazioni enogastronomiche.
La mostra ANTICHI MESTIERI ARTIGIANI è dedicata alle usanze e mestieri che hanno caratterizzato la comunità montasolina fino al 1950. Strumenti del calzolaio, del contadino, del fornaciaio riempiono gli ambienti e trasportano il visitatore nella vita di un tempo.
Coppi, mattoni: i fornaciari lavoravano la creta locale per fabbricare pianelle, coppi e tegole. Per i coppi la preparazione consisteva nel dare loro forma, uno alla volta, direttamente sopra alla coscia dei fornaciari, che li modellavano usando le sole mani e lo stampo della parte superiore della propria gamba.
La mostra dedicata al PREMIO LETTERARIO “SANTINO FRATTALI”, concorso indetto in ricordo di un ragazzo di Montasola, deceduto sul posto di lavoro e raccoglie i migliori lavori delle scuole primarie della provincia di Roma, Rieti, Terni e Viterbo che hanno partecipato al concorso dal 1984 al 2009.


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Pozzo comunale

Il pozzo comunale, recentemente restaurato, fu utilizzato dalla popolazione fino alla seconda metà degli anni 60, periodo in cui entrò in funzione l'acqua corrente nelle abitazioni del paese, come ricorda la lapide posta nella facciata del municipio. Oggi è inglobato in uno dei vicoli più suggestivi del borgo e vi si accede attraverso una piccola scala costeggiando la chiesa parrocchiale.


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Chiesa San Michele Arcangelo

La chiesa dedicata a San Michele Arcangelo è forse la più antica tra le chiese all’interno dell’abitato, risalente alle origini stesse del paese. Svolse un tempo funzioni di parrocchiale. Infatti Montasola fino al 1950 condivideva contemporaneamente due chiese parrocchiali: l’attuale e la chiesa di S. Michele Arcangelo. L’interno, a navata unica, conserva intatto il pavimento originale in cui si conservano i chiusini di due tombe. L’altare maggiore, in origine dedicato a S. Michele Arcangelo, oggi ospita un quadro della Madonna. La chiesa condivide il campanile con l’oratorio del SS Crocifisso. Delle quattro campane due appartengono alla chiesa di S. Michele, mentre le altre due all’oratorio. Per anni fu abbandonata fino al crollo del tetto. Il restauro fu possibile anche grazie ai proventi mandati da una comunità di Montasola emigrata in Alta Savoia, nel paese di Annecy, per dimostrare l’attaccamento alle loro radici e l’affetto per i luoghi cari alle usanze e alla memoria.


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Chiesa cimiteriale Santa Maria Murella

È la chiesa cimiteriale di Montasola e sorge nei pressi della località dove un tempo esisteva la “Curtis de Lori”. Probabilmente fu innalzata sopra un preesistente tempio pagano, sabino o romano.
È un edificio in stile romanico, ad aula unica, mono absidata, che fino al XIV sec. ebbe la funzione di chiesa parrocchiale ed aveva alle sue dipendenze alcune cappelle. La peculiarità di questo edificio è nel riutilizzo, nella facciata esterna, di numerosi resti d’età romana, prelevati con molta probabilità da qualche villa rustica che sorgeva nei dintorni. Adornano la facciata tredici mensole che sorreggono una cornice modanata rappresentanti soggetti fitomorfi, zoomorfi ed antropomorfi. Nella sottostante monofora sono disposte tre sculture molto aggettanti: in alto un uccello, forse un’aquila, lateralmente, su due colonne con capitelli, due leoni.


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Eventi

Sagra della pecora


Marzo


Nel mese di marzo, presso il Parco Comunale “Il Monte”, viene servita la pecora nu callaru, piatto tipico e gustoso accompagnato da buon vino rosso locale.


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Sagra della fregnaccia


Fine maggio


da oltre vent’anni, a fine maggio, nella stupenda cornice del Parco “Il Monte”, si ripropone un piatto locale; una pastella preparata con acqua, uova e farina, che una volta cotta in una padella di ferro con un po’ d’olio, può essere condita con zucchero o formaggio.


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Come una volta dalle cantine alle piazze


Ultimo sabato di luglio


Le antiche cantine, l’ultimo sabato di luglio, si aprono alla curiosità delle numerose persone, che giungono nel borgo per rivivere il passato e gustare piatti tipici di una volta: fregnacce, panzanella, “pecora nu callaru”, il tutto condito con l’olio di oliva e accompagnati dal vino locale.


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Festa in onore di Sant’Antonio Abate


La domenica dopo ferragosto


La domenica dopo ferragosto si celebra la festa di S. Antonio Abate che ha origini antiche. Dopo la celebrazione della S. Messa, si porta la statua del santo nel parco “Il Monte” per la tradizionale benedizione degli animali con la distribuzione in piazza delle ciambelle benedette.


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Festa della Madonna Addolorata


Terza domenica di settembre


Si tratta prevalentemente di un evento religioso e di pietà popolare; la terza domenica di settembre, dopo la Santa Messa, si avvia una lunga e caratteristica processione per le vie del paese fino al parco. Si organizzano stand enogastronomici, giochi popolari e serate danzanti.


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Festa in onore di San Michele Arcangelo


Fine settembre


A fine settembre, dopo la solenne Messa nella chiesa più antica di Montasola dedicata a San Michele Arcangelo, parte la processione per le vie del paese con distribuzione dei dolci locali. Per questa processione vengono fatti uscire anche le statue di S. Antonio Abate e della Madonna Addolorata.


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Fiera di san prospero


11 Novembre


L’antica fiera di San Prospero è organizzata l’undici novembre in onore del patrono di Montasola. In origine si svolgeva nel bivio più a valle rispetto al centro storico. Oggi mercanti, artigiani espongono il loro prodotti presso il parcheggio della Forcella.


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Mangiare & Dormire

Agriturismo Montepiano

Agriturismo

Via Casalini 9
0746 675035
329 2457752
330 749221

Un antico e suggestivo palazzo cinquecentesco, nel centro storico di Montasola, una terrazza naturale dalla quale è possibile ammirare un magnifico panorama immerso in verdi boschi e ampie vallate.

Il canto del gallo

Bar

Via del Monte snc
338 804 5609

Punto ristoro nel cuore del parco comunale “Il Monte”. Il luogo ideale per gustare ottime colazioni, gustosi gelati e aperitivi, immersi nel verde, a pochi metri dal borgo medievale.

Mascalzone Sabino

Ristorante

Borgata Forcella
07461766045
3342847891
3933728346
andrea.boccadamo@gmail.com

Accogliente e familiare, è anche pizzeria con forno a legna con un piacevole spazio esterno. Propone una cucina classica e casareccia locale con prodotti km 0, non dimenticando le sue origini sarde.

Social Market Vivo Mio

Bar alimentari

SP Finocchietana km 18
346 6158889

Deliziosa bottega al bivio per Montasola dove sostare per un caffè o aperitivo, acquistare prodotti tipici, frutta e verdura a km 0, casalinghi, quotidiani, riviste e molto altro.

Da Gustare

Polentone

Il polentone montasolino è un piatto per i mesi freddi, e consiste in polenta dura sezionata, una volta cotta, attraverso l’utilizzo di uno spago e condita con guanciale e formaggio pecorino.

Fregnaccia

La fregnaccia è un piatto povero della cultura montasolina. Somiglia ad una crespella e viene realizzata con una pastella preparata con acqua, uova e farina, aromatizzata con mentuccia, che una volta cotta in una padella di ferro con un po’ d’olio, può essere condita con zucchero o formaggio

Pecora nu callaru

Questo piatto tipico consiste nella cottura e bollitura lenta della carne di pecora nel callaro. La preparazione permette alla carne di rendersi più tenera e aromatizzata anche grazie all’utilizzo di diverse erbe e spezie.

Olio extravergine d’oliva

Le caratteristiche del suolo e il clima mite della Sabina, permette la coltivazione di ulivi e la produzione dell’antichissimo Olio Extra Vergine di oliva ottenuto dalle varietà di olive Carboncella, Leccino, Raja, Frantoio, Olivastrone, Moraiolo, Olivago, Salviana e Rosciola.

Ricotta e formaggi

Formaggi e ricotte vengono preparati e confezionati dalle piccole aziende agricole presenti sul territorio. Diffuso è l’allevamento di ovini e bovini che, grazie alla natura incontaminata, permettono la lavorazione di prodotti alimentari biologici e genuini.

Mappa & Contatti

Pagina Comune

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  • Comune di Montasola

    comunemontasola@libero.it

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    0746 675177

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