Mompeo


  • Immerso tra le lussureggianti colline della Sabina, sorge il piccolo borgo di Mompeo situato in una suggestiva cornice naturale, tra le gole del Farfa e la valle del fosso Rasciano


  • Altezza:


    457m s.l.m.

  • Superficie:


    10,89km²

  • Popolazione:


    ~483

La nostra storia


La posizione dell’abitato e la vicinanza con l’importante città di Cures rendono certa la presenza qui in antichità del popolo sabino, fusosi ben presto con quello romano. Dopo la conquista i Romani scelsero la Sabina per costruire le loro “villae rusticae”, immerse nel verde dei vigneti e degli uliveti. Anche a Mompeo sorsero con il tempo le dimore campestri di romani abbienti. Gli avanzi dei monumenti che ancora si vedono testimoniano l'antica esistenza di ville più o meno importanti delle quali non altro resta se non quella parte cui i romani annettevano la maggiore importanza, cioè le conserve d'acqua, gli acquedotti, i criptoportici e terme.
L'antica credenza, poi, che nel comune di Mompeo, sorgesse la villa di Gneo Pompeo ha prove molto più sicure, tra le quali principale quella di natura linguistico fonetica, l’evidente assonanza tra il nome romano e il toponimo attuale Mompeo.
Dopo l'età imperiale, si rinvengono notizie di Mompeo nell'817 dal Regesto Farfense, dove si parla del Fundum Pompeianum quale territorio di pertinenza dell'abbazia benedettina. Di lì a poco, nell'875, l'abate Giovanni conferisce l'investitura feudale dei suoi domini a un tale Francone, che fa edificare la sua fortezza su di un colle, cioè l'attuale zona del centro storico.
Nel XII secolo divenne signore feudatario di Mompeo Simeotto Orsini, capostipite di una lunga dinastia che diede lustro e prestigio a questa terra per cinque secoli.
Mompeo, eretto in marchesato, fu poi venduto ai marchesi Capponi di Firenze, che a loro volta lo cedettero, alla nobile famiglia romana dei Naro, che lo possedette fino agli inizi del Novecento. Sotto i Naro furono edificati e valorizzati i complessi monumentali più importanti che oggi possiamo ammirare.
Fino al 1870 Mompeo fu territorio dello Stato Pontificio, Provincia della Sabina, Distretto di Poggio Mirteto; durante il Regno d'Italia fu aggregato alla provincia di Perugia, Circondario di Rieti, fino a diventare nel 1927 Comune della nuova Provincia di Rieti.

Mompeo


Mompeo è un Comune della Provincia di Rieti.
Il Comune di Mompeo si sviluppa in una zona montana raggiungibile da Roma e Rieti solo attraverso la Strada Provinciale “Tancia”. Immerso tra le lussureggianti colline della Sabina, sorge il piccolo borgo di Mompeo situato in una suggestiva cornice naturale, tra le gole del Farfa e la valle del fosso Rasciano.
Presenta un andamento orografico piuttosto irregolare, costellato da molteplici dissesti idrogeologici ed un’altezza collinare media di circa 457 m s.l.m.. Si estende per 1089 Ha e più della metà della sua popolazione di n. 504 abitanti, si concentra nel Capoluogo. Il borgo si snoda su una collina che domina la valle del Farfa; nella veduta panoramica è chiaramente visibile il modello d’assetto urbano denominato “a mandorla” con la strada principale “signorile” – via Roma – le strade secondarie “di servizio” – via Appio Claudio, via Fabio Massimo, via Garibaldi – i vicoli di collegamento – via Fattorini Secondo, via del Colle ed i vicoli – e il perimetro difensivo – viale Regillo e via Pompeo Magno.

Cosa vedere

CASTELLO ORSINI NARO

Nel IX secolo Mompeo è dominio dell’Abbazia di Farfa Nell’875, l’Abate Giovanni decise di conferire l’investitura feudale delle sue terre a un tale Francone il quale, fece costruire una fortezza a difesa della valle del Farfa.
L’attuale assetto architettonico è risalente alla seconda metà del 1600, quando il feudo fu acquistato dalla famiglia Naro e trasformò l’antica fortezza in palazzo gentilizio.
La famiglia Naro ha lasciato a Mompeo tracce indelebili della sua prolungata presenza nel borgo: l’amore di Bernardino Naro, “marchese di Mompeo” per il piccolo paese sabino si concretizzò nella realizzazione di notevoli opere, fontane, viali, giardini abbelliti con basi di colonne sormontate da sfere, che trasformarono il borgo a livello urbanistico.
Amante dell’arte, Bernardino Naro, fece affrescare le stanze e i saloni del piano nobile. Ben conservati sono gli affreschi eseguiti da due differenti artisti Vincenzo Manenti pittore di Orvinio e Salvi Castellucci aretino che danno vita ad una serie di allegorie. Bellissima la Sala d’onore Bernardino Naro dove gli interventi di recupero architettonico hanno riportato alla luce delle fasce decorative di notevole pregio.


Scopri

FRANTOIO PATRIZI NARO

Il Vecchio Frantoio del Palazzo Baronale Orsini-Naro, cominciò la sua attività alla fine del 1800 quando, in seguito a una piena disastrosa i Marchesi Patrizi Naro, abbandonarono l’antico mulino ad acqua che sorgeva lungo il fiume Farfa. Realizzarono un opificio tradizionale, a trazione animale, nello stallone sotto il Palazzo. Le modifiche del frantoio tradizionale per l’adattamento di un motore elettrico sono successive agli anni Trenta e comportarono la demolizione del catino della mola in muratura e la sua ricostruzione in cemento. La macina in granito deve essere quella originale e le sue dimensioni non sono proporzionate a quelle della vasca.
L’opificio rimase in funzione fino al secondo dopoguerra e poi abbandonato.
Nell’antico frantoio possiamo ancora osservare: la “macina frantoia”, la “rosetta” in pietra su cui era poggiato il torchio, la “fornacchiola” dove era posto il caldaio per l’acqua, la “mastra”, un “fisculu” a sacco, i “mastelli”, il “cugno”, i “pozzetti” di raccolta dell’acqua vegetativa e varie misure. Il motore elettrico, i suoi meccanismi e la pompa che alimentava il cilindro delle presse, inattivi dalla fine degli anni Quaranta, sono ben conservati.


Scopri

PORTA D’INGRESSO

La prima testimonianza degli interventi commissionati dalla famiglia Naro è la Porta d’ingresso al paese: realizzata in travertino è sormontata dallo stemma della famiglia romana.
All’interno un portale più antico sul quale campeggia un pregevole bassorilievo raffigurante la “Pietà”.
Il largo antistante il portale, si affaccia su un incantevole panorama sulla valle del Soratte. È adornato da una balaustra che riporta lo stemma dei Narto, le mezze lune crescenti.


Scopri

OSSERVATORIO ASTRONOMICO “PROF. ORSO MARIO CORBINO”

Situata all'interno del Palazzo Baronale Orsini Naro, la struttura gode di un'ottima posizione sopraelevata, che permette di osservare dal punto più elevato del borgo.
Dotato di tetto apribile elettricamente e traliccio porta ottica isolato dalla struttura di pavimentazione, il telescopio Meade LX200 da 12" è gestito completamente da PC, permettendo un uso comodo da postazioni remote.
Tramite rete digitale i segnali ottici provenienti dal telescopio vengono proiettati su grande schermo a parete nella sala Fabrizio Naro posta al piano terreno del Palazzo ed adibita a sala di proiezione.
Il telescopio è dotato anche di filtri adatti all'osservazione solare.
L'osservatorio è gestito dal CNAI, Centro Nazionale Astroricercatori Indipendenti.


Scopri

CHIESA PARROCCHIALE NATIVITÀ DI MARIA SANTISSIMA

Sulla piazza principale, si erge un’altra opera che porta la firma dei Naro, la chiesa parrocchiale. Di origini antiche, restaurata dagli Orsini nel 1559, fu completamente riedificata nel 1663 per volere di Bernardino Naro.
Tra gli interventi voluti dai Naro va annoverata la cappella dedicata al Santissimo Crocifisso per ospitare le tombe di famiglia: il nome scelto rievoca il crocifisso ligneo che il 17 Maggio del 1647 Fabrizio Naro fece qui traslare. Nei sotterranei della cappella furono sepolti alcuni membri della nobile casata, Francesco, Anna Maria Teresa e Giovanni Battista, nonché i cuori custoditi in urne di Bernardino e Fabrizio che in vita tanto si prodigarono per Mompeo.
Nella cappella che segue sullo stesso lato sono invece custodite alcune delle reliquie donate dai Naro, tra queste un prezioso busto in ottone ed argento raffigurante il santo patrono di Mompeo, Sant’Egidio, fatto realizzare da Fabrizio nel 1660.
Nella zona absidale di grande valore artistico è la decorazione della cupola ellittica dovuta ancora al Manenti che presenta una colomba in stucco dalla quale si irradiano raggi dorati verso le immagini del quattro evangelisti.


Scopri

AUDITORIUM SAN CARLO

A circa 300 m. dalla “Porta” del paese, in fondo ad uno stradone in forte pendio, sorge sopra uno sperone di calcare, proprio ove la collina precipita verso sud la Chiesa di S. Carlo. La facciata della Chiesa, rivolta verso il paese, è molto semplice ed armoniosa: una porta centrale, due finestre laterali con inferriata ed un’altra sopra il marcapiano in pietra ove è scolpita l’epigrafe dedicatoria con la data di costruzione. L’iscrizione dice: PIETATIS STUDIO POPULI A POMPEJO SABINO PIORUMQUE ELEMOSYNIS IN HONOREM S.CAROLI ERECTUM A.D. MDCXX. Fu il popolo di Mompeo, dunque, che volle nel 1620 la Chiesa dedicata al grande Santo Lombardo, canonizzato nel 1610. La facciata terminava con un frontone, che seguiva l’andamento del tetto a schiena d’asino, sopra al quale si eleva un semplice campaniletto a vela Chiesa sconsacrata ora sede dell’Auditorium San Carlo. Sul lato destro della Chiesa vi è un modesto edificio, composto di due camere sovrapposte. Sull’architrave della porta della camera superiore vi è inciso: DOMUS OSPITALIS S. CAROLI A.D. MDCXXI. È singolare che un piccolo paese agricolo avesse all’epoca il suo lazzaretto.


Scopri

MONUMENTO NATURALE “GOLE DEL FARFA”

Compreso entro i confini comunali di Mompeo, il Monumento Naturale protegge un territorio ancora abbastanza integro: la piccola Area Protetta, di circa 103 ettari, comprende un bellissimo tratto del fiume Farfa, affluente di sinistra del Tevere, che in questi luoghi si inoltra in una piccola e suggestiva gola, dai versanti rivestiti di bosco.
Il buono stato di conservazione dell'area, inserita non a caso tra i siti d'importanza comunitaria (Sic) e le zone di protezione speciale (Zps) dall'Unione Europea, è testimoniato dalla presenza di numerose specie animali.
Le Gole del Farfa, oltre ad offrire un suggestivo spettacolo naturale, conservano anche importanti siti archeologici risalenti all’età romana e medioevale. Tra la vegetazione emergono i resti di un ponte romano di epoca imperiale, tracce di una strada romana e ruderi di un’imponente villa.


Scopri

MONUMENTI FUNERARI A TORRE

Si tratta di alcuni monumenti funerari di epoca romana del tipo a "torre", mostrano un allineamento lungo il percorso stradale, il che lascia presupporre un collegamento, in età romana, delle ville presenti nel territorio di Mompeo con la Salaria. L'ipotesi si fonda inoltre sul rinvenimento di un cippo miliario risalente al tempo di Augusto, (15-16 a.C.) rinvenuto in Vocabolo Campo, in prossimità dei monumenti funerari suindicati, che segnala il XXXV miglio da Roma.


Scopri

Eventi

Festa di Sant’Antonio Abate


Gennaio


Sabato vicino al 17 gennaio - organizzzata dal Comitato


Scopri

Festa di Carnevale


FEBBRAIO-MARZO


Ultimo sabato di carnevale - organizzata dall' Avis


Scopri

Festa di Primavera


APRILE


Terzo sabato del mese - organizzata dalla Pro-Loco


Scopri

Scampagnata


1° MAGGIO


Organizzata dall' Associazione Cogli l’attimo


Scopri

Festa di Santa Rita e Maria Santissima


MAGGIO


Ultimo sabato del mese - organizzata dal Comitato


Scopri

Festa dei Piccoli Comuni


GIUGNO


2 giugno o il sabato successivo - organizzata dall' Amministrazione Comunale


Scopri

Festività Patronali in onore di Sant’Egidio Abate e San Vincenzo Ferrer


AGOSTO


Ultima settimana - organizzata dal Comitato


Scopri

Festa dell’olio


OTTOBRE


Ultimo fine settimana - organizzata dalla Pro-Loco


Scopri

Sagra della Polenta


NOVEMBRE


Organizzata dall' Associazione Cogli l’attimo


Scopri

Festività natalizie


DICEMBRE


Periodo dal 23 al 6 gennaio - organizzata dall' Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni del territorio


Scopri

Mangiare & Dormire

AGRITURISMO Le mole sul Farfa

AGRITURISMO

Loc. Mole
328 4603412
fiumefarfa@gmail.com

Immerso nelle colline con un’ampia vista sulla valle del Farfa. Il proprietario è un’ottima guida per escursioni, passeggiate e visite guidate nella zona. Appassionati di cucina e utilizzano ingredienti locali per la cucina vegetariana.

Azienda agricola Voltafonte

Ristorante

Via Voltafonte
334 7773813

Situato nelle verdi colline di Mompeo, dove regna l’allegria del personale che cucina e serve un cibo di alta qualità con prodotti tipici di produzione propria. Luogo adatto anche per bambini, che possono giocare all’aria aperta e stupirsi vedendo gli animali.

L’azienda agricola Colle Paradiso

B&B

S.P. 46 Tancia snc
338 5328351
330 396732

Viene effettuata anche la vendita diretta di ortaggi, frutta e uova biologiche, è inoltre possibile l’acquisto di frutta e verdura in azienda anche con la raccolta diretta dell’acquirente.

RISTORANTE PIZZERIA DA CICCIO SULLE GOLE DEL FARFA

Ristorante - Pizzeria

Voc. Madonna del Mattone, 1
0765 469014

Si affaccia su uno splendido panorama, la cornice ideale per gustare prelibatezze che hanno reso celebre questo ristorante. Si possono gustare i piatti tipici e la sua pizza strepitosa è il fiore all’occhiello.

Da Gustare

Olio extravergine d’oliva

MACCHERONI A FEZZE

Uno dei piatti più tipici e gustosi della tradizione sabina, un tipo di pasta ottenuta con farina, acqua e olio evo, che prende nome dalla “fezza”, ovvero la matassa nella quale viene avvolto l’impasto. Si condiscono semplicemente con olio evo, aglio, peperoncino e maggiorana, ottimi anche con sughi più elaborati di castrato o di carni miste, in bianco ai funghi porcini.

SAGNE

Impasto di acqua e farina (anche integrale se si vuole) per ottenere una pasta durissima da stendere.
Lasciate asciugare la sfoglia, poi infarinatela e arrotolatela.
Con un coltello affilato tagliate delle strisce larghe cotte poi in acqua bollente salata.
La tradizione le vuole condite con sugo fatto con soffritto d’aglio olio peperoncino e cipolla a cui si aggiungono i pomodori pelati e schiacciati.

FRASCARELLI

Non sono altro che una polenta piuttosto liquida e granulosa fatta però con farina di grano. Spargere un po di farina su una tavola. Spruzzare più volte dell'acqua con le dita sopra la farina e muovere leggermente spesso il tutto con la mano, in modo che si formino dei grumi. Passare successivamente in un setaccio per eliminare l'eccesso di farina.
Una volta fatti vanno cotti in acqua bollente salata sino a che non si forma una polenta grumosa e poi conditi con un semplice sugo finto.
Questo piatto si usa ancora oggi per le donne che allattano.

FREGNACCE ALLA SABINESE

Pasta fatta con uova acqua e farina. Una volta steso e asciugato l’impasto, avvolgere la sfoglia ottenuta per tagliarla in modo irregolare formando dei rombi. Cuocere la pasta in abbondate acqua e condire con il sugo, ottenuto con soffritto d’aglio e peperoncino in olio di oliva extravergine, con pomodoro e olive.

Mappa & Contatti

Pagina Comune

Pagina Comune

Sito Web Comune

Mompeoturismo


  • Sindaco

    sindaco@comune.mompeo.ri.it

    sindaco@comune.mompeo.ri.it
  • Proloco

    proloco.mompeo2012@gmail.com

    proloco.mompeo2012@gmail.com
  • Email

    iat.mompeo@gmail.com

    iat.mompeo@gmail.com
  • Comune

    0765 469028

    0765 469028