Leonessa
Altezza:
969m s.l.m.
Superficie:
204,04km²
Popolazione:
~2.218
La nostra storia
Leonessa fu fondata intorno all’antico castello di Ripa di Corno, da Carlo I D’Angiò, nel 1278, accogliendo le istanze di libertà degli abitanti di alcuni castelli del territorio circostante, che si erano ribellati ai loro Signori, rifugiandosi nel castello e chiedendo protezione al Sovrano Angioino, re di Napoli.
Il castello, a sua volta, era stato eretto a ridosso della antica sorgente di Ripa di cui rimane l’antica Fonte, in pietra rossa e pietra calcarea locali.
Considerando l’importanza strategica della nuova città, il sovrano transalpino la pose immediatamente sotto la sua diretta giurisdizione, definendola “Nove terre Nostre Gonesse”, e rendendola così città demaniale, non feudale. Peculiarità che conservò quasi intatta in tutto il corso della sua storia.
Nel primo quarto del XIV secolo, per esigenze amministrative, il territorio di Leonessa fu suddiviso in sei parti denominate Sesti.
Fulcro dell’economia leonessana, fino a tutto il XIVII secolo, fu l’industria della lavorazione della lana con le sue 114 imprese di cui ben 82 di mercanti. Molto fiorenti erano anche attività artigianali quali quelle degli orafi, dei lignari, dei fabbri, degli armaioli etc.
Con la morte di Madama Margarita (1586), Leonessa passò sotto il dominio dei Farnese, rimanendovi fino alla pace di Vienna del 1735. Ai Borboni la città rimase fedele fino all’Unità d’Italia allorché fu aggregata alla Provincia dell’Aquila, sotto la quale rimase fino all’istituzione della Provincia di Rieti del 1927.
Attualmente il Comune di Leonessa conta circa 2200 abitanti; la sua economia è basata su un sistema integrato di attività – agricoltura, allevamento, artigianato, commercio, terziario – che hanno come fulcro propulsore il turismo. La città, infatti, è stata insignita della Bandiera Arancione, nonché del titolo di Città d’Arte.
Il castello, a sua volta, era stato eretto a ridosso della antica sorgente di Ripa di cui rimane l’antica Fonte, in pietra rossa e pietra calcarea locali.
Considerando l’importanza strategica della nuova città, il sovrano transalpino la pose immediatamente sotto la sua diretta giurisdizione, definendola “Nove terre Nostre Gonesse”, e rendendola così città demaniale, non feudale. Peculiarità che conservò quasi intatta in tutto il corso della sua storia.
Nel primo quarto del XIV secolo, per esigenze amministrative, il territorio di Leonessa fu suddiviso in sei parti denominate Sesti.
Fulcro dell’economia leonessana, fino a tutto il XIVII secolo, fu l’industria della lavorazione della lana con le sue 114 imprese di cui ben 82 di mercanti. Molto fiorenti erano anche attività artigianali quali quelle degli orafi, dei lignari, dei fabbri, degli armaioli etc.
Con la morte di Madama Margarita (1586), Leonessa passò sotto il dominio dei Farnese, rimanendovi fino alla pace di Vienna del 1735. Ai Borboni la città rimase fedele fino all’Unità d’Italia allorché fu aggregata alla Provincia dell’Aquila, sotto la quale rimase fino all’istituzione della Provincia di Rieti del 1927.
Attualmente il Comune di Leonessa conta circa 2200 abitanti; la sua economia è basata su un sistema integrato di attività – agricoltura, allevamento, artigianato, commercio, terziario – che hanno come fulcro propulsore il turismo. La città, infatti, è stata insignita della Bandiera Arancione, nonché del titolo di Città d’Arte.

Leonessa
Leonessa è una meravigliosa “Città d’Arte” in provincia di Rieti. Con i suoi 204 Kmq, di cui 150 di montagne ricche di faggete e pascoli, è il comune più vasto della Provincia. Adagiata sul bordo meridionale, a 974 metri d’altezza, di un vasto altopiano appenninico di 50 kmq, a confine tra Lazio e Umbria, solcato dal Fiume Corno è incastonato tra una catena di monti: il Massiccio del Terminillo 2216 m, il Monte Cambio 2081 m, il Monte Tilia 1750 m, Colle Collato 1650 m. Il Comune di Leonessa conta 37 frazioni sparse sull'Altopiano. Il Borgo presenta caratteristiche urbanistiche tardo-medioevali e rinascimentali. È sormontato dalla Torre Angioina XIII sec e ricco di palazzi gentilizi rinascimentali e barocchi e di splendide chiese: San Francesco XIII-XIV sec., San Pietro XIII-XIV sec., il Santuario di San Giuseppe da Leonessa XVII-XVIII sec, San di Carlo Borromeo XVII sec. Santa Maria del Popolo. Tra i vari monumenti da vedere le due Porte Medievali Porta Spoletina e Porta Aquilana; l’elegante fontana di Piazza 7 aprile donata, nel 1548 da Margherita D’Austria, alla città.
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proloco.leonessa@tiscali.it
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