Borgo Velino
Altezza:
460m s.l.m.
Superficie:
18,29km²
Popolazione:
~947
La nostra storia
Il primo certamente antichissimo insediamento umano che può essere ritenuto “antenato” di Borgo Velino è Viario. Pare accertato però che Viario sorse prima di Roma e fu rifugio a pastori provenienti dalla sabina. Più tardi nacque così il “borghetto”. durante il periodo dei Flavi, a Borgo Velino, era presente una villa romana, dimora dei famosi imperatori, oggi di quel periodo rimane il ninfeo dei Flavi, importante monumento del I secolo. Secondo una tradizione ormai consolidata, l’attuale abitato di Borgo Velino sarebbe stato fondato nel corso del XIV secolo dagli abitanti del castello di Forca Pretula. La tradizione vuole che a Borgo Velino, all’interno del convento della valle, dimorò San Francesco d’Assisi durante i suoi pellegrinaggi attraverso la sabina. Dal 1472 al 1624 fece parte del distretto di Cittaducale e divenne nel cinquecento feudo di Margherita d’Austria che fece redigere uno statuto speciale appositamente per borghetto”, i capitoli. Nel 1642 fa la sua prima comparsa sulla scena storica il brigante Giulio Pezzola del borghetto, la cui storia, tutt’ora incerta, ha fatto di lui il brigante che ha segnato una lunga pagina della storia borghettana. La sicurezza dei confini del Regno di Napoli, dalle parti di Rieti, Norcia e Cascia, venne seriamente messa in discussione e poi violata dalle truppe francesi, nel dicembre del 1798. A subire i danni maggiori dell’invasione furono proprio le località lungo la Salaria, tra gli altri, proprio borghetto.
Mesi dopo i Francesi riuscirono a superare delle imboscate ma subirono due sconfitte inattese a Borghetto. Dai primi dell’800 borghetto entrò a far parte del regno di Napoli. Il 7 marzo 1821 la battaglia tra austriaci e borbonici alle gole di Antrodoco è riconosciuta come la prima del risorgimento italiano, dimostrando l’importanza strategica di questa zona. Con la caduta dei Borbone nel 1860, le cittadine della valle del velino votarono l’annessione al regno italico. Nel giugno del 1863 il comune cambiò nome in Borgo Velino e durante l’epoca fascista passò dalla provincia dell’Aquila alla neonata provincia di Rieti e solo nel 1957 Borgo Velino tornò ad essere comune autonomo.
Mesi dopo i Francesi riuscirono a superare delle imboscate ma subirono due sconfitte inattese a Borghetto. Dai primi dell’800 borghetto entrò a far parte del regno di Napoli. Il 7 marzo 1821 la battaglia tra austriaci e borbonici alle gole di Antrodoco è riconosciuta come la prima del risorgimento italiano, dimostrando l’importanza strategica di questa zona. Con la caduta dei Borbone nel 1860, le cittadine della valle del velino votarono l’annessione al regno italico. Nel giugno del 1863 il comune cambiò nome in Borgo Velino e durante l’epoca fascista passò dalla provincia dell’Aquila alla neonata provincia di Rieti e solo nel 1957 Borgo Velino tornò ad essere comune autonomo.
Borgo Velino
A 460 m. sul livello del mare, Borgo Velino è un graziosissimo paesetto medioevale situato nel piccolo tratto di pianura tra Castel S.Angelo e Antrodoco, all’imbocco est della piana di San Vittorino. nel territorio comunale insiste parte del gruppo montuoso del monte Nuria.
Alla sinistra del fiume Velino, in territorio che, sebbene in gran parte montuoso, è assai fertile e produce raccolti abbondanti di granaglie di castagne e di uva. Molti sono i pascoli nei luoghi più montuosi.
Alla sinistra del fiume Velino, in territorio che, sebbene in gran parte montuoso, è assai fertile e produce raccolti abbondanti di granaglie di castagne e di uva. Molti sono i pascoli nei luoghi più montuosi.