Colli sul Velino

La “Torre” di Morro Vecchio

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La “Torre” di Morro Vecchio


In mezzo alla boscaglia si elevano i resti di un’alta torre quadrata - 6 m di lato - che dominava il villaggio circostante, di cui rimangono i muri di pochi ambienti e i resti della chiesa di San Tommaso de Grumulo. Il sito del Castello di Grumolo o “Morro Vecchio” è stato finora solo parzialmente interessato dalle indagini archeologiche dell’Università degli Studi di Leicester, dalle ricognizioni della British School di Roma e da quelle ancora inedite della Sapienza Università di Roma. Il sito non sembra essere documentato a livello cartografico prima del ‘500, quando era già indicato come “Muro vecchio”, “Muro Vetere” e “Morro Vecchio” e di proprietà dei Signori di Labro. Il 5 dicembre 1923 il fiume Salto raggiunse la confluenza col Fiume Velino portandolo all’esondazione. La foto del 1928 mostra la piana reatina completamente allagata con la Torre, che sembra un isolotto in mezzo alle acque. Questo paesaggio semi-lacustre fu risolto solo con la bonifica integrale di età fascista.